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SPRECHI IN CUCINA COME RIDURLI
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SPRECHI IN CUCINA
Giornale del Food

SPRECHI IN CUCINA COME RIDURLI

SPRECHI IN CUCINA : 5 consigli pratici per fare la nostra parte nella lotta allo spreco alimentare a cura di Emanuele Perati

SPRECHI IN CUCINA : La lotta allo spreco alimentare è, già oggi, una delle sfide più importanti di questo secolo. Consumiamo più risorse di quelle che abbiamo per produrre più cibo di quel che ci serve e, ciononostante, circa 750 milioni di persone nel mondo soffrono la fame (dati FAO riferiti al 2020). Buona parte del cibo viene sprecato lungo la filiera, nei campi, durante le lavorazioni intermedie o dalla piccola e grande distribuzione; ma, poi, il cibo arriva nelle nostre case e purtroppo lo spreco continua.

Se nei paesi più poveri lo spreco di cibo avviene principalmente “a monte”, causato dalla mancanza delle tecnologie necessarie per conservare efficientemente gli alimenti, nei paesi ricchi sono soprattutto le abitudini sbagliate dei consumatori ad incrementare questo fenomeno. Cosa può fare allora, ognuno di noi, per invertire la rotta? Beh, l’ideale sarebbe fare tante piccole spese frequenti e consumarle di volta in volta, ma questo, con i ritmi di oggi, è ormai un privilegio di pochi.

Quindi, nessuna condanna per la “spesa grossa”, è oggettivamente comodo e necessario concentrare in poche occasioni il tempo dedicato a questa attività. Bastano solo un po’ di organizzazione e attenzione in più nel gestire quello che portiamo a casa e ridurre gli sprechi in cucina diventa alla portata di tutti. Vediamo come:

Tenere d’occhio la data di scadenza

C’è chi si perde a leggere le etichette di ogni prodotto e chi riempie il carrello a occhi chiusi. Dare almeno un’occhiata alla data di scadenza, però, è utile per non rischiare di comprare cibi da dover consumare in breve tempo. A volte, basta pescare più in fondo nei ripiani per portare a casa prodotti più longevi. Per gli yogurt, ad esempio, funziona.

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Controllare gli alimenti

Non soltanto al supermercato, per evitare di portare a casa frutta e verdura troppo matura se non possiamo utilizzarla subito. Ma soprattutto a casa. Apriamo il frigo più volte al giorno, guardare al volo come son messe le fragole o lo stato dell’insalata ci ruba pochi secondi, ma ci aiuta ad individuare gli alimenti da utilizzare con urgenza e a non farci “scappare” nulla.

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Fare delle basi di cucina con le verdure di troppo

Facciamo il pieno al reparto ortofrutta e, puntualmente, c’è sempre qualcosa che resta in frigo di più ed inizia ad andare a male. Basta bollire, frullare e abbiamo delle basi già pronte per risotti, flan o vellutate, che possiamo anche congelare.

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Congelare. Congelare. Congelare

Non solo carne e pesce, ma anche burro, avanzi, verdure cotte e pane. Congelare in piccole porzioni separate, poi, è ancora meglio per non sprecare gli alimenti una volta scongelati. Quindi pane a fette, sughi monoporzione per la pasta e grosse confezioni di carne divise in sacchetti più piccoli.

Non disdegnare i prodotti surgelati

Alternare prodotti freschi e prodotti surgelati significa portare a casa alimenti con una vita più lunga, da poter consumare con più calma. Pesce e verdure surgelati, ad esempio, non avranno lo stesso fascino del prodotto fresco, ma hanno una qualità pari o addirittura superiore. Questo perché vengono abbattuti poco dopo la pesca/raccolta, salvaguardandone la freschezza, con metodi industriali capaci di preservarne al meglio le proprietà organolettiche.

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Anche seguendo tutti questi consigli, però, capita lo stesso di ritrovarsi con dei prodotti che rischiano di essere buttati. In questi casi, la soluzione è lanciarsi in una delle tante ricette “svuota frigo”. Non solo polpette o torte salate, con un pizzico di creatività potete riciclare delle verdure per fare dei waffles, o i cereali della colazione per realizzare dei gustosi cestini da farcire a piacere.

Insomma, non serve chissà quale impegno per essere più virtuosi e ridurre gli sprechi in cucina. Forse, in fondo, basta volerlo davvero. Ricordiamoci inoltre che quel cibo che stiamo buttando, prima della spesa, erano soldi nelle nostre tasche; ed è un po’ come se li stessimo buttando direttamente nel bidone dell’umido.

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Emanuele Perati

29 anni, nato a Modena. Cresciuto a Lambrusco e grassi saturi, appassionato di cucina da sempre, perché da queste parti far da mangiare è una roba seria. Una laurea in Marketing, un Master in Valorizzazione delle tipicità enogastronomiche, artigiano a tempo pieno e cameriere occasionale. Frequentatore professionista di osterie, cuoco amatoriale a tratti eccellente e a tratti disastroso, aspirante sommelier. Per me la cucina è soprattutto arte, l’unica capace di appagare tutti e cinque i nostri sensi. Scrivo di tutto ciò che sta sopra, sotto o intorno a una tavola, tecniche, curiosità da gustare e molto altro. Sogno di partire alla scoperta di sapori e profumi lontani e di vivere raccontandoli a chi, come me, se non sta mangiando sta probabilmente pensando a cosa mangiare.

lele.perati@gmail.com

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